La sostenibilità è diventata un tema centrale nella nostra economia.
Energia da fonti rinnovabili, riuso e riciclo, gestione integrata dei rifiuti, riduzione delle emissioni, chilometro zero, smart grid, green economy, sono solo alcuni dei nuovi paradigmi che presiedono alla transizione energetica da fonti fossili e tradizionali modalità di produzione e consumo di energia, a modelli innovativi e compatibili con la sostenibilità ambientale, con la competitività dei sistemi e con lo sviluppo economico e sociale delle comunità.
G_EN Energineering vuole portare il proprio contributo, imprenditoriale, scientifico, tecnologico e sociale in questo scenario.
G_EN Energineering è parte di un hub - G_ENHUB - che progetta, sviluppa e comunica modelli di transizione energetica verso un basso consumo di carbone e ad alto tasso di utilizzo di fonti rinnovabili.
È innegabile, quello dell’energia è un problema globale strategico.
Solo un approccio non ideologico, ma concreto, realistico, che parta da un’analisi corretta di costi e vantaggi potrà farci uscire da questa situazione.
Ed è alla luce dell’evoluzione tecnologica, che assumono grande rilevanza per l’ambiente la gestione del sistema di riciclo e conferimento e il riutilizzo e il trattamento di codici CER e biomasse a breve ciclo di rinnovamento.
La nostra attività più significativa è la produzione energetica da fonti rinnovabili.
Secondo la legislazione dell'UE, la frazione biodegradabile dei rifiuti e dei reflui urbani è considerata una biomassa, quindi una fonte di energia rinnovabile.
Come dobbiamo dunque considerare i fanghi prodotti della depurazione delle acque di rifiuto? Una risorsa? Un rifiuto? O, magari, un rifiuto da cui trarre utili risorse? E se fosse questo il caso, rappresenterebbe un’opzione sostenibile?
Uno dei punti fermi è che la produzione di fanghi è inevitabile: mediamente 0,3 kg di materia secca per ogni kg di COD rimosso dal depuratore, con umidità compresa tra il 75 e l’85%.
Come noto, per essere “sostenibile”, una iniziativa deve contemporaneamente: 1) essere economicamente conveniente, 2) essere socialmente accettabile e 3) produrre sull’ambiente effetti possibilmente positivi o, quantomeno, meno negativi di tutte le altre alternative.
che i fanghi sono certamente un rifiuto (codice europeo dei rifiuti 19 08 05 “fanghi prodotti dal trattamento delle acque reflue urbane”) e il loro smaltimento incide tra non meno del 15% e fino al 40% dei costi di gestione di un impianto di depurazione.
Nell’Unione Europea l’Italia è tra i Paesi che fanno ancora maggior ricorso alla discarica (40% del totale), seguita dall’uso in agricoltura (40%), con percentuali residuali per trattamenti termici e altre forme di riciclo (riciclo come fanghi di defecazione, materiali per fornaci e cementerie, ecc.).